Intervista ai Produttori Italiani di Sidro di Mele: Sidro Vittoria
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Chi è Sidro Vittoria e quale è la sua storia?
ll nostro sidro nasce nel solco dell’antica tradizione inglese di Lord Scudamore (1601–1671) che, nel Seicento, contribuì a trasformare un prodotto artigianale locale in una bevanda apprezzata sulle tavole di re e lords, tanto da essere definito, da un principe italiano in visita ad Oxford, come il “Vino di Scudamore”.
La reputazione dei suoi sidri frizzanti, precursori del più tardo champagne francese, si diffuse rapidamente lasciando entusiastiche testimonianze di come superassero i migliori vini spagnoli e francesi.
Che caratteristiche ha il vostro sidro e in cosa è differente da altre tipologie di sidro?
Proprio in onore del “Vino di Scudamore” abbiamo scelto di produrre i nostri sidri attraverso il metodo classico.
Non pretendiamo di stravolgere nulla ma solo di rispettare un’ ottima materia prima fin dalla sua produzione in frutteto e canoni di produzione rigorosi in cantina, cercando di ottenere ogni anno un prodotto che si avvicini sempre di piu’ alla tradizionale idea di sidro: un vino di mele equilibrato, complesso e ci auguriamo anche un po’ sorprendente.
Quali mele utilizzate per produrlo?
Antiche varietà di mele italiane come:
- Campanina,
- Calamana Trevisana,
- Limoncella,
- Renetta del Canadà.
Ma anche varietà di mele da sidro inglesi che abbiamo piantate nei nostri frutteti di Vigo di Cadore.
Che riscontro ha il vostro sidro sul territorio nazionale e internazionale?
Sinora abbiamo registrato un buon riscontro sia dal mercato italiano che internazionale.
Abbiamo ottenuto diversi riconoscimenti e il nostro sidro si trova sia in Italia che in alcuni paesi all’estero come il Portogallo.
Come vedete il mercato del sidro oggi?
E’ sicuramente un mercato in crescita. Rappresenta sempre una nicchia ma sempre più clienti, specialmente giovani, si stanno avvicinando a questa bevanda.
C’è spazio per innovazioni e per poter “reinvetare il sidro” in chiave moderna?
Come in tutti i settori dell’enogastronomia ci si colloca tra tradizione e innovazione.
Per noi l’innovazione consiste nel lavorare nel rispetto della natura e della tradizione millenaria del sidro. Cerchiamo, nel tempo, di togliere invece che di aggiungere puntando ad ottenere prodotti che siano sempre più puri e con il minimo intervento in cantina.
In un paese come l’Italia dove il vino la fa da padrone, il sidro è una bevanda di nicchia?
Il sidro e’ senz’altro una bevanda di nicchia. Chi la scopre, almeno per la nostra esperienza, tende a rimanerne affascinato e sorpreso.
Identikit del bevitore di sidro, chi è secondo voi l’amante del sidro?
Una persona curiosa e di vedute aperte che tende ad ascoltare le proprie papille gustative prima dei propri preconcetti.
I giovani d’oggi bevono sidro?
Sempre di più. I giovani tendono ad essere naturalmente più curiosi e di mentalità aperta. E, sopratutto, non hanno ancora archetipi formati che li ostacolano nel provare nuove esperienze.
Sidro e birra artigianale, è competizione e rivalità oppure vanno d’accordo?
Noi tendiamo a vedere il sidro più come un vino che come una birra. La tecnica di produzione e la natura stessa del prodotto (un fermentato di frutta e non di cereali) lo rendono estremamente affine al vino.
Come, del resto, avveniva nell’Inghilterra del 1600, forse il picco massimo di espressione di questo prodotto.
Detto questo oggi i consumatori sono sempre più “onnivori” e passano dal vino, alla birra, al sidro con maggior frequenza e senza focalizzarsi su un prodotto specifico.
In sintesi, c’e’ spazio un po’ per tutti.
Dove è possibile acquistare il Sidro Vittoria?
Presso enoteche, ristoranti e rivenditori selezionati oltre che sul nostro sito: www.sidrovittoria.com/shop