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Sidro di mele

Sidro di Mele

Sidro e formaggi: abbinamenti da scoprire

Ilaria

7 minuti
Indice

Il sidro è la iconica bevanda alcolicadalla colorazione ambrata ottenuta dalla fermentazione delle mele.

Esiste anche la versione realizzata attraverso la fermentazione delle pere.

Le sue origini risalgono al Medioevo e geograficamente il sidro è figlio delle terre di Normandia, nel nord della Francia.

Attualmente i maggiori produttori e consumatori di sidro risultano essere gli anglosassoni: quindi, Regno Unito in testa che rappresenta la fetta più consistente del mercato per questo prodotto, seguito da Francia (soprattutto nelle regioni della Bretagna e della Normandia), Spagna (prevalentemente nelle Comunità di Asturie e Paesi Baschi), Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia e Svizzera.

Anche se con un consumo inferiore rispetto alle altre realtà citate, il Belpaese apprezza molto questa bevanda fruttata. Siamo il Paese della qualità e in questo siamo imbattibili e sappiamo valorizzare al massimo l’aroma e il sapore di questo prodotto.

Scopriamo quali sono i migliori abbinamenti che ci consente di fare a tavola il sidro sia durante un pasto sia per un aperitivo fresco oppure mentre gustiamo un buon dessert.

A cosa si abbina il sidro?

 

Il sidro si abbina perfettamente con diversi alimenti, tra cui i formaggi, grazie al suosapore frizzante e agrodolce.

A questo punto dobbiamo spiegare che ne esistono diverse tipologie (oltre alla meno comune versione realizzata con le pere).

Restando sul sidro di mele, abbiamo:

  • sidro dolce: si definisce tale quello che presenta meno di 3 gradi di alcol. Viene servito spesso per accompagnare dessert e
  • sidro semi-secco: nella sua composizione la gradazione alcolica oscilla tra i 3 e i 5 gradi;
  • sidro secco o brut: questa è la versione che supera i 4 gradi per quanto riguarda la componente alcolica. Al palato risulta essere leggermente più amaro e frizzante. Il suo gusto asciutto lo rende il complemento perfetto per i piatti salati, come formaggi e carni. Il sidro di mele ha una gradazione alcolica che varia tra i 2 e gli 8 gradi.

Cosa si mangia con il sidro di mele?

cosa si mangia con il sidro di mele

Ogni sidro ha il suo accostamento ideale.

  • Con il sidro dolce vengono sovente serviti dessert e sorbetti, perché sviluppa un sapore molto fruttato, ma è superlativo anche accanto a piatti piccanti o speziati. Il top è gustarlo insieme a formaggi morbidi e cremosi, come il brie o la robiola.
  • Il sidro semi-secco è particolarmente indicato per formaggi, carni bianche e pesce.
  • Il sidro secco o brut è l’accompagnamento ad hoc di formaggi e carni, in particolare si sposa bene con i formaggi stagionati come il pecorino e il gorgonzola.

Aspall Imperial e formaggi stagionati

Il sidro Aspall Imperial ha una consistenza ricca, un sapore e un profumo intensi.

Viene realizzato con le mele dolci e amare (sono le mele bitter-sweet), frutto del raccolto di una sola annata. Al palato si manifesta con un piacevole gusto di uvetta e prugne.

Questo sidro si sposa benissimo in generale con i formaggi stagionati.

Ad esempio, un binomio azzeccatissimo che ne fa ulteriormente risaltare il gusto è quello con lo Strachitunt, un formaggio stagionato, dal sapore intenso e leggermente piccante.

Sidro Asturiano con formaggi dolci e delicati

Il sidro asturiano ha la caratteristica di essere effervescente e di avere una struttura delicata.

Il sapore ci fa percepire sia le note fruttate sia quelle floreali.

Questo lo rende perfetto da servire a tavola insieme a una miriade di pietanze: pesce, frutti di mare, carne di pollo, dessert e, naturalmente, gli immancabili formaggi freschi.

In particolare, i formaggi dolci e delicati come la robiola, il gorgonzola, lo stracchino o il taleggio.

Il Sidro Asturiano va conservato sempre a una temperatura compresa tra i 7 e i 10 gradi, perché deve essere servito rigorosamente fresco, ma non troppo freddo, per enfatizzare ulteriormente il suo gusto.

Idromele e formaggi di capra

Altro binomio interessante è quello realizzato con l’accostamento dell’idromele ai formaggi di capra.

Ma andiamo in ordine. Che cos’è l’idromele?

Possiamo definirla una variante del sidro di mele. Si realizza attraverso la fermentazione del miele.

Il risultato è una bevanda alcolica estremamente gradevole.

La gradazione alcolica di questa bevanda può oscillare tra il 6% e il 18% in base alla quantità di lievito utilizzato durante la fase di fermentazione. Pertanto, maggiore è la quantità di lievito impiegato in fase di lavorazione, tanto più elevata sarà la gradazione dell’idromele.

Anche questo prodotto è spettacolare abbinato ai formaggi e, in particolare, ai formaggi di capra.

Ad esempio, è una prelibatezza sorseggiare l’idromele mentre assaporiamo una fetta di Cà ‘zzott. Tipico della Valtellina, è un formaggio stagionato da allevamento di capra camosciata delle Alpi

Ci sono poi formaggi di capra che includono l’idromele nella loro lavorazione come, ad esempio, il Celtico Blu di capra: si tratta di un formaggio erborinato, cioè arricchito con colonie di muffe, arricchito con pepe rosa, tiglio e idromele.

Sidro Bretone e taleggio

Un’altra accoppiata di sapori vincente è quella data dall’accostamento del Sidro Bretone con il formaggio taleggio.

La fusion dei loro sapori produce un risultato davvero gradevolissimo.

Il Sidro Bretone, ossia quello prodotto nella regione francese della Bretagna, proviene da innumerevoli frutteti. Tra i più noti abbiamo i siti di Dol-de -Bretagne, Rennes, Vitré, la Valle del Rance, Vannes.

Tra i Sidri Bretoni d’eccezione non possiamo non citare il sidro di Cornovaglia DOP, il Royal Guillevic, la cuvée Prestige Carpe Diem: il sidro dell’Eliseo.

Questo sidro, ricco di antiossidanti, vitamine, sali minerali, dal colore chiaro che va dal biondo al vermiglio, si distingue per il suo gusto acidulo e fruttato.

Ecco perché è l’abbinamento perfetto accanto al nostro taleggio.

Il taleggio si ottiene dalla lavorazione di latte vaccino pastorizzato, sale e caglio. Al palato risulta dolce e molto intenso, la sua consistenza è morbida, burrosa.

Con stagionatura prolungata, il taleggio diventa aromatico e dal gusto più deciso.

Le origini di questo formaggio risalgono al Medioevo e il suo territorio era inizialmente la Bergamasca, poi negli anni la sua produzione si è estesa in tutta la Pianura Padana.

Come si beve il sidro?

Il sidro, sia quello di mele sia quello a base di pere, viene imbottigliato e così dobbiamo conservarlo, nella sua bottiglia in vetro, perché in questo modo mantiene intatte più a lungo le sue peculiarità e può regalarci ad ogni sorso tutto il gusto tipico che lo contraddistingue.

Ma alla domanda come si beve il sidro, dobbiamo spostarci in Spagna, nelle Asturie, per trovare la risposta.

Qui, infatti, servire nei bicchieri il sidro è un gesto antico e importante, parte integrante del tessuto socio-culturale di questa terra.

E anche all’estero è rinomata l’unicità di questa operazione.

Ecco come avviene.

Si posiziona il bicchiere tra le gambe e si mantiene qui fisso lo sguardo. A questo punto, si deve inclinare la bottiglia contenente il sidro, però poco a poco, infatti è fondamentale controllarne il peso per non versare tutto il sidro a terra.

Questo gesto, se eseguito correttamente, regala un notevole effetto scenico: il sidro cade magicamente nel bicchiere creando in aria un arco ambrato.

La tradizione delle Asturie prevede che venga servita una piccola quantità di bevanda che consente di berla in un solo sorso, il cosiddetto “culete”.

A cosa fa bene il sidro di mele?

Questa bevanda non è solo una prelibatezza per il nostro palato ma anche un toccasana per la salute.

Infatti, il sidro di mele è in grado di regolare la pressione arteriosa, mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL e aumentare quelli dell’HDL (il cosiddetto colesterolo buono).

Inoltre, favorisce la digestione e riequilibra il PH intestinale, ciò significa che agevola il transito delle sostanze e in questo modo depura l’organismo dalle sostanze tossiche.

Le proprietà del sidro e in particolare i benefici dell’accostamento sidro-formaggio è stato anche oggetto di studio da parte del Dipartimento di Agronomia, Alimentazione, Risorse Naturali, Animali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università degli Studi di Padova.

Redazione sidrodimele.it

"Amo il Sidro di Mele per il suo bouquet profumato, ogni sorso è un viaggio nella memoria che va dall'infanzia fino a terreni inseplorati."
Ilaria Buselli