Intervista a Monika Sut, prima Pommelier donna in Italia.
Monika Sut
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1.
Chi è il Pommelier e cosa si studia per diventarlo? - 2. Quale è la tua storia che ti ha condotto verso il sidro e poi a diventare la prima Pommelier d'Italia?
- 3. Quali mele si utilizzano per produrlo?
- 4. Come vedi il mercato del sidro oggi?
- 5. C'è spazio per innovazioni e per poter "reinventare il sidro" in chiave moderna?
- 6. In un paese come l'Italia dove il vino la fa da padrone, il sidro è una bevanda di nicchia?
- 7. I giovani d'oggi bevono sidro?
- 8. Sidro e birra artigianale, è competizione e rivalità oppure vanno d'accordo?
- 9. Consiglieresti ai giovani di diventare Pommelier?
Chi è il Pommelier e cosa si studia per diventarlo?
Divembntare Pommelier, esperto del sidro di mele e pere, richiede conoscenza della storia del sidro, delle varietà di mele usate, delle fasi di produzione e delle tecniche di degustazione.
È importante anche saper consigliare i consumatori sugli abbinamenti con il cibo.
Quale è la tua storia che ti ha condotto verso il sidro e poi a diventare la prima Pommelier d’Italia?
La mia passione per il sidro di mele è nata dopo un viaggio a Copenaghen, dove un’esperienza di pairing con succhi di frutta mi ha fatto riscoprire la passione per le cose semplici e naturali così dopo una ricerca su cosa era presente sul mercato che potesse soddisfare tutte le mie esigenze ho concluso che il sidro sia quello che fa al caso mio, e conoscendolo meglio ho capito il suo valore e il suo enorme potenziale.
Ho deciso di condividere questa scoperta perché credo che molte persone ignorino quanto sia speciale il sidro.
Non mi piace né il vino né la birra, ma il sidro ha una qualità naturale che adoro.
Quali mele si utilizzano per produrlo?
In passato si utilizzavano molte varietà di mele per fare il sidro, ma oggi molte di queste sono andate perse.
I temi attuali legati all’ecologia ci riguardano tutti profondamente e ciascuno di noi deve fare un passo per aiutare il nostro pianeta a non collassare.
Non pretendo di convincere la gente a mangiare grilli, ma promuovendo il sidro che può giocare un ruolo importante nella promozione della biodiversità e dell’agricoltura sostenibile.
Spingendo a introdurre nuove varietà di mele più resistenti e adatte alla produzione di sidro di qualità, possiamo contribuire a preservare vecchie specie frutticole.
Questo non solo arricchisce il sapore e la qualità del sidro, ma supporta anche pratiche agricole più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Come vedi il mercato del sidro oggi?
Il mercato del sidro ha un grande potenziale e dobbiamo prepararci per sfruttarlo al meglio.
È essenziale raccogliere dati e sviluppare il settore per essere pronti a cogliere le opportunità future. Con un approccio strategico, il sidro può diventare una bevanda apprezzata e un mezzo per promuovere una coltivazione responsabile.
C’è spazio per innovazioni e per poter “reinventare il sidro” in chiave moderna?
In Italia il sidro è poco conosciuto, ma ci sono persone che stanno sperimentando nuove tecniche e varietà. Questo è un momento emozionante per chi vuole entrare nel mondo del sidro, che offre opportunità sia per imprenditori agricoli che per creativi.
In un paese come l’Italia dove il vino la fa da padrone, il sidro è una bevanda di nicchia?
Il sidro potrebbe essere considerato un’alternativa al vino e, sicuramente, una variante molto apprezzata. A casa mia, sia il vino che il sidro sono sempre presenti a tavola, convivendo perfettamente.
I giovani d’oggi bevono sidro?
Il sidro è ancora una bevanda di nicchia perché non è ancora molto diffusa, ma chi lo prova spesso lo trova speciale. I giovani, meno influenzati dai pregiudizi, potrebbero facilmente apprezzare il sidro.
Con la giusta promozione e educazione, il sidro ha il potenziale per guadagnare un posto di rilievo nelle preferenze dei consumatori.
Sidro e birra artigianale, è competizione e rivalità oppure vanno d’accordo?
Personalmente, non amo la birra e sono intollerante al glutine.
La birra è amara, mentre il sidro è dolce e naturale. Anche se spesso è associato alla birra nei pub, il sidro è più simile al vino.
Consiglieresti ai giovani di diventare Pommelier?
Consiglio ai giovani non solo di diventare Pommelier, ma anche di produrre sidro e lavorare nel settore, che ha grandi prospettive di crescita.
Come dice Kant, se è importante e lo sai fare, devi farlo tu.