
Il Mercato del Sidro di Mele (dati e statistiche)
Ilaria
L’Italia non è soltanto uno dei principali produttori (se non il principale) al mondo di vini e spumanti ma un Paese capace di offrire tanti altri prodotti di qualità assoluta come il sidro di mele. Una bontà tradizionalmente legata ad altri territori, ottenuta attraverso il processo di fermentazione alcolica soprattutto di mele. Si stima, infatti, che il 95% del sidro disponibile in commercio è ottenuto con le mele mentre per il restante 5% si produce con le pere.
Dove si produce il sidro in Italia?
Nel Bel Paese questo gustoso nettare presente principalmente nelle regioni del Nord e in particolare in Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Friuli e Piemonte. Un tempo il sidro era largamente diffuso su tutto il territorio italiano ma a decretarne un rilevante declino fu una legge introdotta durante il periodo fascista.
Si trattava di una normativa che vietava la produzione a livello industriale di qualsiasi bevanda alcolica che venisse ottenuta da fonti di grado inferiore a 7% vol. L’obiettivo era evidentemente quello di proteggere e supportare i produttori di vino.
Oggi ci sono diversi produttori italiani di sidro di mele che si fanno apprezzare in tutto il mondo per la qualità. La Valtellina, il Trentino e l’Alto Adige sono alcune delle zone che riescono a proporsi in maniera rilevante nel mercato mondiale sia in termini di qualità sia di quantità.
A cosa fa bene il sidro di mele?
Il sidro di mele non è soltanto una bevanda gustosa e apprezzata in maniera trasversale da uomini e donne di qualsiasi fascia ma anche un prodotto che fa bene all’organismo. Infatti, è ricco di antiossidanti, sali minerali, vitamine e oligoelementi.
Queste sue caratteristiche permettono di godere di importanti benefici soprattutto in tema di benessere di stomaco e intestino. Innanzitutto, l sidro depura l’organismo e contribuisce ad eliminare le sostanze tossiche tra cui le tossine acide riequilibrando il ph dell’intestino per una fondamentale azione depurativa. Aiuta anche gli sportivi perché è utile a prevenire i crampi muscolari in quanto ricco di potassio.
Sin dall’antichità il sidro di mele veniva usato per prevenire e contrastare alcune patologie e nello specifico è utile a contrastare le infezioni genitali, le micosi della pelle e le candide.
Garantisce una fondamentale azione di riequilibrio per il colesterolo riuscendo a mantenere in un range accettabile il livello di quello cattivo e al tempo stesso aumentare il cosiddetto colesterolo buono (HDL). In aggiunta, aiuta la digestione, è un importante fonte di vitamine e minerali e grazie alla presenza degli antiossidanti riesce a contrastare i radicali liberi nei tessuti cellulari rallentando così l’invecchiamento.
Che differenza c’è tra sidro e idromele?
Spesso e volentieri si fa confusione tra sidro di mele e idromele. Si tratta di bevande alcoliche fermentate che però hanno delle differenze abbastanza importanti. Il sidro si ottiene dalla fermentazione di succo di mele fresche e diventa una bevanda frizzante e rinfrescante. L’idromele che spesso e volentieri viene chiamato nettare degli dei, è una bevanda alcolica molto antica che prevede una fermentazione di miele diluito in acqua talune volte con la presenza di alcuni ingredienti che ne permettono di strutturare il gusto. Il sapore e l’acidità dipendono dal quantitativo di miele e dalla varietà che viene utilizzata durante la fase di fermentazione. Spesso viene usato anche come elemento essenziale per ottenere ottimi cocktail. Mentre nel sidro gli zuccheri, che poi vengono trasformati in alcol, derivano dalle mele, nel caso dell’idromele gli zuccheri sono presenti nel miele. Quindi la differenza riguarda il sapore e la tecnica di fermentazione.
Il mercato del sidro: crescita ed espansione
Negli ultimi anni il mercato del sidro sta vivendo un vero e proprio exploit, comportando una meritata riscoperta di questa gustosa bevanda alcolica. Non si tratta certamente di una novità in quanto c’è una lunga tradizione europea per quanto riguarda la produzione e la consumazione del sidro. Il mercato ormai è a livello mondiale perché ci sono tanti consumatori in Nord America, Australia e in Asia per cui le opportunità di vendita sono davvero straordinarie.
Il tasso di crescita è in costante aumento di anno in anno e ciò è dovuto non solo alla qualità della bevanda ma anche ad una ricerca da parte del consumatore per reperire una bevanda alternativa a quelle più popolari come la birra. C’è la massima attenzione anche per quanto riguarda la produzione locale e ilm tema della sostenibilità. I mercati più importanti sono presenti in Francia ma si fanno ben rispettare anche quello spagnolo, inglese e italiano.
Scopri il mondo del sidro: i maggiori produttori d’Europa
Francia e Gran Bretagna sono i paesi che possono vantare i maggiori produttori di sidro nel Vecchio Continente. In Inghilterra è presente l’azienda familiare Weston Cider che ormai porta avanti questa vera e propria tradizione da oltre 130 anni nella contea dello Herefordshire.
Il loro sidro si fa apprezzare per il sapore e per un equilibrio sensoriale rilevante. Thatchers Cider è invece una sidreria che propone una bevanda molto aromatica mentre Sheppy’s Cider mette sul piatto oltre 2 secoli di presenza nel settore. Anche in Francia non mancano le proposte a partire dal sidro realizzato da Domaine Dupont.
Questa realtà si trova in Normandia ed offre un sidro biologico di grande qualità insieme al Calvados al che è un altro distillato di sidro di enorme valore. Rimanendo in territorio transalpino ci sono la Cidrerie Kerisac e la Cidrerie Daufresne che offre ai propri clienti anche una variante ottenuta con le pere. Infine in Spagna ci sono tre produttori che nel corso del XX secolo hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante del mercato. Stiamo parlando di Sidra Trabanco, Sidra Menendez e Sidra Fanjul.
Il mercato del sidro in Italia: crescita e statistiche
La produzione di sidro di mele in Italia è molto più diffusa rispetto a qualche anno fa. Quasi tutte le regioni settentrionali del paese possono vantare la presenza di importanti produttori. C’è stata una netta crescita che ha visto tanti imprenditori rilanciare il sidro con qualità, competenza e una meticolosa scelta di strumentazioni e materie prime. Certamente non mancano le sidrerie dal carattere industriale e dalle dimensioni piuttosto rilevanti ma la maggior parte sono delle piccole realtà locali che puntano decisamente alla qualità.
Negli ultimi 12 mesi c’è stato un aumento delle vendite di oltre il 70%. Ad apprezzare il sidro sono soprattutto i più giovani in ambienti della ristorazione come bar, pub e ristoranti. Davvero significative sono le cifre anche per quanto riguarda l’esportazione, con il sidro italiano che sta ottenendo un enorme successo negli Stati Uniti d’America e non solo.
Ci sono realtà nostrane che producono oltre ventimila bottiglie di sidro ogni anno è più in generale c’è un successo a livello globale con un fatturato che in questo 2025 si dovrebbe attestare intorno ai 5,37 miliardi di dollari.
Redazione sidrodimele.it

