Intervista ai Produttori Italiani di Sidro di Mele: Floribunda


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produttore sidro floribunda

Chi è Floribunda e quale è la sua storia?

Floribunda creazioni di sidro si è sviluppata da una piccola azienda di produzione di mele biologiche situata a Salorno, provincia di Bolzano. Ci lavoriamo noi: Franz, Theolinde e la figlia Magdalena.

Appassionato di fermentazioni Franz negli anni 80 fa primi esperimenti con le mele Gravenstein e giunge alla convinzione che il perlage e un residuo zuccherino appena percepibile ottenuti tramite la rifermentazione in bottiglia sottolineano le note gustative dei sidri. Nel 2002 consegue la licenza per commercializzazione. Spinto da ricordi e tradizioni nel 2003 segue un sidro co-fermentato ai fiori di sambuco e con gli anni si aggiunge uno alla mela cotogna.

Dal 2015 Theolinde e Magdalena partecipano attivamente all’azienda e viene creato il marchio Floribunda, che rappresenta la decisione di avvicinare la lavorazione in sidrificio alla filosofia adoperata nella gestione biologica dei meleti. Da questo momento in poi tutte le creazioni di sidro Floribunda non saranno sboccate, rimanendo naturalmente torbidi e durante tutti i processi in sidrificio non saranno aggiunti solfiti.

Che caratteristiche ha il vostro sidro e in cosa è differente da altre tipologie di sidro?

Con fermentazioni in inox, barrique e bottiglia del succo e/o di parti macinato cerchiamo di esaltare le molteplici caratteristiche delle mele, altra frutta, fiori e spezie. Così che nei nostri sidri cofermentati le mele e il cofermento sono presenti in modo bilanciato armonioso, supportando si a vicenda. Restando sui lieviti in bottiglia, tutte le creazioni hanno il potenziale di stagionatura sviluppando sentori terziari.

In concorsi e pubblicazioni internazionali i nostri sidri vengono allocati allo stile modern cider oppure cofermented cider with fruits e herbs.

Quali mele utilizzate per produrlo?

Vista la tradizione territoriale e famigliare usiamo mele da tavola. A partire dalla conversione all’ agricoltura biologica nel 1994 abbiamo sostituito le varietà convenzionali con quelle resistenti alla ticchiolatura, cosicché oggi sidrifichiamo solo le varietà Topaz e Gold Rush, caratterizzate da profumi intensi e un interessante rapporto tra zuccheri e acidità.

La resistenza è dovuta ad un incrocio con il melo giapponese da fiore (malus floribunda) da cui abbiamo anche tratto spunto per il nostro marchio.

Che riscontro ha il vostro sidro sul territorio nazionale e internazionale?

Le nostre partecipazioni a fiere e concorsi, nazionali ma soprattutto internazionali (Swiss Cider Award, Sagardo Forum, Cider World) hanno creato interesse per i nostri sidri così che oggi lo esportiamo in Giappone, Taiwan e Stati Uniti ma anche in Francia e Belgio. Tra intenditori siamo conosciuti come i sidrai dei co-fermentati.

Come vedete il mercato del sidro oggi?

Il sidro caratterizzato da freschezza, il basso tenore in alcol e la grande gamma di sfaccettature di frutta “coferemtabile” sta riscontrando crescente interesse non solo nei paesi asiatici e anglosassoni. Anche in Italia pur a livelli più contenuti il consumatore curioso è interessato ad ampliare la scelta della “bevanda da stappare stasera” sia come aperitivo che accompagnatore a tutto pasto.

C’é spazio per innovazione e per poter „reinventare il sidro“ in chiave moderna?

In Italia, vista la nostra scarsa tradizione sidricola, il sidro rappresenta una bibita moderna. Non siamo al punto di doverci reinventare, piuttosto si parla di sviluppare un sidro ad impronta italiana. Un sidro che faccia tesoro delle conoscenze enologiche e del nostro territorio.

In un paese come l’Italia dove il vino la fa da padrone, il sidro è una bevanda di nicchia?

Basta che la nicchia e le occasioni per stappare una bottiglia di sidro vengano colte. Il consumatore forse deve ancora realizzare che per ogni occasione la scelta si è ampliata, che vi sono più possibilità di gusti e di abbinamento. Nicchia o no, l’importante è che il sidro venga preso in considerazione.

Identikit del bevitore di sidro, chi è secondo voi l’amante del sidro?

Una persona curiosa, che ha voglia di esplorare quale tonalità può portare nel bicchiere la mela e/o altra frutta. Qualcuno a cui piace sperimentare con nuovi abbinamenti o anche chi ha voglia di una bibita rinfrescante con poco alcol.

Sidro e birra artigianale, è competizione e rivalità oppure vanno d’accordo?

Sono due bevande ben distinte, caratterizzate da altri aromi principali, l’amaro o la freschezza fruttata. Il fattore comune delle due bevande però è sicuramente il consumatore curioso.

Dove è possibile acquistare il sidro Floribunda?

Direttamente in azienda o tramite e-mail: info@floribunda.it(offriamo anche visite guidate con degustazione) https://www.floribunda.it/

Sudtirolo: Naturalia, Kisok Otto, alcuni punti vendita Coop, bottega contadina Val Venosta

Lombardia: Enoteca Ricciardi, Terroir Milano

Roma: Luppolo Staion, Luppolo12

Online: Cantina brassicola digitale