
Idromele, la bevanda alcolica più antica e le sue differenze con il Sidro
Ilaria
- 1. Idromele Leggenda: il Nettare degli Dei
- 2. Idromele Gradazione
- 3. Da cosa dipende la gradazione dell’idromele?
- 4. 1. Rapporto tra miele e acqua
- 5. 2. Tipo di lievito utilizzato
- 6. 3. Durata della fermentazione
- 7. 4. Controllo della temperatura
- 8. Come si misura la gradazione alcolica dell’idromele?
- 9. Classificazione dell’idromele in base alla gradazione
- 10. • Idromele leggero (5–8% vol)
- 11. • Idromele tradizionale (10–14% vol)
- 12. • Idromele forte (15–18% vol e oltre)
- 13. Come influisce la gradazione sul gusto dell’idromele?
- 14. L'importanza dell'equilibrio
- 15. Idromele fatto in casa: attenzione alla gradazione
- 16. Conservazione e servizio dell’idromele
- 17. Idromele Vendita
- 18. Idromele Prezzo
- 19. Idromele dei Taurini
- 20. Lievito per Idromele
- 21. Drakon Idromele
- 22. Idromele Milano
- 23. Preparazione e Caratteristiche dell’Idromele (Ricetta Classica)
- 24. KIT Produzione Idromele Fatto in Casa
- 25. Kit per la produzione di idromele da 3,8 litri - Miele Castagno
- 26. Kit per la produzione di idromele da 3,8 litri - Ricetta Fiore d'arancio
- 27. Differenze tra idromele e sidro
- 28. Gusto e abbinamenti di Sidro e Idromele
Tra le bevande alcoliche più amate e allo stesso tempo più antiche compare l’idromele, prodotto dalla fermentazione del miele e conosciuto proprio per essere la bevanda alcolica più antica del mondo, ancor più della stessa birra.
L’idromele, anticamente considerato la bevanda degli dei, è tutt’oggi molto apprezzato anche se alcune persone tendono ancora a confonderlo con un’altra bevanda, il sidro di mele. Scopriamone di più.
Idromele Leggenda: il Nettare degli Dei
L’idromele è spesso associato a leggende e miti, soprattutto nelle culture nordiche e celtiche. Si narra che fosse la bevanda preferita dagli dei nordici, in particolare da Odino, che la consumava per ottenere saggezza e potere. Nella mitologia greca, si credeva che l’idromele fosse il nettare degli dei dell’Olimpo, donando immortalità e forza a chi lo beveva.
Una delle leggende più famose è quella della “Luna di Miele“, secondo cui le coppie appena sposate bevevano idromele per un mese intero dopo le nozze. Si credeva che questa pratica garantisse fertilità e una vita matrimoniale prospera e felice.
Idromele Gradazione
La gradazione alcolica dell’idromele può variare a seconda del metodo di produzione e della quantità di zuccheri presenti nel miele.
Generalmente, la gradazione alcolica si aggira tra il 10% e il 16%, ma può anche raggiungere il 18% in alcune varianti artigianali. La fermentazione naturale, che può durare da alcune settimane a diversi mesi, influisce direttamente sulla gradazione finale.
Quando parliamo di gradazione dell’idromele, ci riferiamo al suo contenuto alcolico, espresso in percentuale di volume alcolico (indicata come % vol). In pratica, questa cifra indica quanti millilitri di alcol sono presenti in 100 ml di bevanda.
La gradazione alcolica dell’idromele può variare sensibilmente, ma in genere si colloca tra:
- 5% e 8% vol per gli idromeli leggeri e frizzanti, simili a una birra o a un sidro
- 10% e 14% vol per gli idromeli tradizionali secchi o semi-dolci
- fino a 18% vol o oltre per gli idromeli fortificati o a fermentazione lunga, simili a un vino liquoroso
Questa variabilità dipende da diversi fattori, che vediamo subito.
Da cosa dipende la gradazione dell’idromele?
La gradazione alcolica dell’idromele non è un valore fisso, ma dipende da molteplici fattori. Ecco i principali:
1. Rapporto tra miele e acqua
Più miele viene utilizzato nella ricetta, maggiore sarà la quantità di zuccheri fermentabili. Questo significa che il lievito avrà più “cibo” da trasformare in alcol. Se il rapporto miele/acqua è alto, l’idromele avrà una gradazione più alta.
2. Tipo di lievito utilizzato
Non tutti i lieviti sono uguali. Alcuni ceppi di lievito sono capaci di fermentare fino a livelli alcolici elevati (anche oltre il 15%), mentre altri si bloccano prima. I produttori scelgono il lievito anche in base al profilo aromatico desiderato, oltre che per la sua tolleranza all’alcol.
3. Durata della fermentazione
Una fermentazione lunga e ben gestita consente di convertire più zuccheri in alcol. Tuttavia, la fermentazione non deve proseguire troppo, altrimenti si rischia di ottenere un prodotto troppo secco e con un tenore alcolico eccessivo.
4. Controllo della temperatura
La temperatura di fermentazione influisce sulla vitalità del lievito e quindi anche sulla gradazione dell’idromele. Temperature troppo alte o troppo basse possono rallentare la fermentazione o stressare i lieviti.
Come si misura la gradazione alcolica dell’idromele?
La gradazione alcolica si può stimare attraverso strumenti come il densimetro o il rifrattometro. Si misura la densità iniziale del mosto (cioè il mix di miele e acqua) prima della fermentazione, e poi la densità finale, a fermentazione conclusa.
Il calcolo della gradazione finale si ottiene sottraendo la densità finale da quella iniziale e applicando una formula standard. I birrai e i produttori di vino usano spesso questa tecnica anche per l’idromele.
Marca / Nome | Gradazione Alcolica (% vol) | Note |
---|---|---|
Vergilius Nectar | 10,7% | Idromele italiano non filtrato, dal profilo delicato e floreale. |
Essentiae Lunae | 15% | Prodotto in Lunigiana con miele millefiori e acqua sorgiva delle Apuane. |
Smokin Hickory Barrel Aged Mead | 13% | Idromele semi-dolce invecchiato in botti di hickory, con note affumicate e agrumate. |
Delta Gold (Queen’s Reward) | 11–14% | Blend di miele e succo di Riesling, prodotto negli USA. |
Scarlet Noir (Queen’s Reward) | 11–14% | Idromele con uve Pinot Noir, dal profilo fruttato e raffinato. |
All-Wise Meadery | 10–14% | Prodotto a Brooklyn da Dylan Sprouse, disponibile in diverse varianti. |
Batch Mead – Semi-Sweet | 13% | Idromele semi-dolce con note di miele e frutta, prodotto in California. |
Batch Mead – High ABV | Fino a 23% | Idromele ad alta gradazione, noto per la sua intensità e complessità. |
Meadiocrity Meadery | 14–18% | Idromele artigianale californiano, disponibile in diverse varianti. |
Got Mead – Sack Mead | 14–18% | Idromele dolce con alta gradazione, spesso utilizzato come dessert. |
Classificazione dell’idromele in base alla gradazione
Per aiutarti a orientarti, possiamo suddividere gli idromeli in tre categorie in base al loro tenore alcolico:
• Idromele leggero (5–8% vol)
Perfetto da bere fresco, magari frizzante. È il tipo di idromele più simile a una birra o a un sidro. Ha un gusto più semplice, beverino e piacevole.
• Idromele tradizionale (10–14% vol)
Questo è l’idromele classico, spesso servito fermo, in bicchieri da vino. Più ricco di aromi e struttura, può essere secco, semi-dolce o dolce.
• Idromele forte (15–18% vol e oltre)
Una bevanda più potente e strutturata, da degustare lentamente, magari a fine pasto. Si avvicina molto ai vini liquorosi o ai distillati in termini di impatto sensoriale.
Come influisce la gradazione sul gusto dell’idromele?
La gradazione alcolica dell’idromele non è solo una questione tecnica: influisce direttamente sul gusto, sulla consistenza e sulla percezione aromatica.
- Un idromele leggero sarà più fresco, delicato, fruttato, adatto all’estate.
- Un idromele medio avrà un corpo più pieno, un gusto rotondo, con note floreali o speziate.
- Un idromele forte può risultare più caldo al palato, complesso e persistente, adatto a essere sorseggiato lentamente.
L’importanza dell’equilibrio
Non sempre un’alta gradazione alcolica significa che l’idromele è migliore. Spesso è l’equilibrio tra alcol, dolcezza, acidità e aromi a determinare la qualità complessiva della bevanda.
Un buon idromele artigianale sa bilanciare perfettamente questi elementi per offrire un’esperienza armoniosa, senza che l’alcol sovrasti gli altri sapori.
Idromele fatto in casa: attenzione alla gradazione
Se stai pensando di produrre idromele in casa, la gradazione alcolica è uno degli aspetti fondamentali da monitorare. Per ottenere un buon risultato:
- Calcola bene il rapporto miele/acqua in base alla gradazione desiderata
- Scegli un lievito adatto (sul mercato ci sono lieviti specifici per idromele)
- Controlla la fermentazione in modo preciso, magari usando un densimetro
- Sii paziente: un buon idromele richiede tempo per raggiungere maturità
Conservazione e servizio dell’idromele
La gradazione dell’idromele influisce anche sulla sua conservazione. Un idromele con alta gradazione può durare anche molti anni se ben conservato, migliorando nel tempo come un buon vino. Gli idromeli più leggeri vanno invece consumati entro pochi mesi.
Per quanto riguarda il servizio:
- Gli idromeli leggeri vanno serviti freschi, tra 6 e 10 °C
- Quelli tradizionali danno il meglio tra 12 e 16 °C
- Gli idromeli forti si gustano anche a temperatura ambiente, in piccoli calici da degustazione
Idromele Vendita
Oggi l’idromele è tornato in auge grazie al crescente interesse per le bevande artigianali e storiche. È possibile acquistarlo in negozi specializzati, enoteche e birrifici artigianali.
Tuttavia, una delle opzioni più comode è la vendita online, dove è possibile trovare una vasta selezione di idromele artigianale prodotto in Italia e all’estero. Molti produttori offrono spedizioni in tutta Italia, rendendo semplice l’acquisto direttamente da casa.
Idromele Prezzo
Il prezzo dell’idromele varia in base alla qualità degli ingredienti, al metodo di produzione e al marchio. Un idromele artigianale di alta qualità può costare tra i 10 e i 30 euro a bottiglia (500 ml o 750 ml), mentre le versioni più pregiate e invecchiate possono superare i 50 euro.
Gli idromeli artigianali prodotti da piccole aziende locali tendono a essere più costosi, ma offrono un gusto unico e autentico.
Idromele dei Taurini

L’idromele dei Taurini è una delle eccellenze italiane nel campo dell’idromele.
Prodotto in Piemonte, prende il nome dalla popolazione celtica dei Taurini che abitava la regione. Questo idromele è realizzato seguendo antiche tecniche tradizionali, con l’utilizzo di miele locale di alta qualità. Il risultato è una bevanda dal sapore autentico e intenso, ideale per chi vuole provare un idromele artigianale di qualità superiore.
Lievito per Idromele
Il lievito per idromele è uno degli ingredienti più importanti nel processo di produzione.
Questo lievito è responsabile della fermentazione degli zuccheri presenti nel miele, trasformandoli in alcol.
I lieviti più utilizzati sono i lieviti enologici, simili a quelli utilizzati nella produzione di vino e birra. Alcuni produttori preferiscono utilizzare lieviti naturali, che danno un sapore unico e complesso all’idromele. La scelta del lievito incide notevolmente sul gusto finale e sulla gradazione alcolica.
Drakon Idromele
Il Drakon Idromele è un marchio italiano rinomato per la produzione di idromele artigianale di alta qualità.
La loro offerta comprende diverse varianti, da quelle dolci a quelle secche, con l’aggiunta di spezie e aromi naturali. Drakon si distingue per l’utilizzo di materie prime selezionate e un processo di produzione rigorosamente artigianale, che garantisce un sapore unico e autentico.
Idromele Milano
Anche a Milano, il consumo e la produzione di idromele stanno crescendo grazie alla presenza di birrifici artigianali, pub e negozi specializzati.
Qui è possibile trovare idromele artigianale prodotto localmente o importato da altre regioni d’Italia e dall’estero. Un locale tra tutti è sicuramente il Valhalla Ristorante Vichingo a Milano (il primo in Italia) dove Diego Borella seleziona idromele, birre artigianali e piccoli produttori di vino, mentre in cucina ci conquista lo chef Mauro Molon.
Preparazione e Caratteristiche dell’Idromele (Ricetta Classica)
La classica ricetta dell’idromele prevede acqua, miele e lievito, ma da questa base sono state poi create moltissime varianti con l’aggiunta di malto, frutta o spezie.
Nell’epoca moderna la sua preparazione prevede tecniche precise derivanti da quelle di vinificazione in bianco, partendo ovviamente dall’elemento di base: il miele.
Il miele, una volta disciolto nell’acqua, diventa un vero e proprio mosto, la cui fermentazione avviene a una temperatura di circa 20°C; rispetto a quella del vino richiede però un tempo più lungo per la presenza delle sostanze della propoli che vanno ad ostacolare la normale moltiplicazione cellulare dei lieviti.
Una volta terminata la fermentazione, l’idromele richiede ulteriore tempo, variabile a seconda del tipo di miele usato, prima di essere imbottigliato e avviato al consumo da fresco oppure all’invecchiamento.
Per far invecchiare l’idromele adeguatamente occorre metterlo in ambienti freschi, con un’umidità elevata e al riparo dalla luce del sole.
KIT Produzione Idromele Fatto in Casa
Se siete amanti delle bevande homemade non c’è niente di meglio di poter preparare il proprio Idromele fatto in casa. Per farlo però avete bisogno di kit adeguati alla preparazione domestica.
Su Amazon potete trovare i seguenti kit:
Kit per la produzione di idromele da 3,8 litri – Miele Castagno
Un pratico kit per la produzione di Idromele praticamente completo di tutto, con miele andaluso e manuale di istruzioni in italiano.
Cosa contiene questo kit
- 1 fermentatore con coperchio e guarnizione di gomma,
- 1 busta di lievito per idromele 2,5gr,
- agente sterilizzante P.N. 8g., airlock,
- termometro digitale,
- trasferimento,
- capsulatrice,
- 16 tappi 26mm,
- ingredienti per preparare 3,8 litri di idromele secondo la ricetta Odín Castagno,
- manuale di istruzioni dettagliato in italiano.
Kit per la produzione di idromele da 3,8 litri – Ricetta Fiore d’arancio
Stessa marca e caratteristiche ma con la variante della tipologia di miele. Con questo kit potrete produrre un fantastico Idromele con miele andaluso ai fiori d’arancio.
Differenze tra idromele e sidro
Talvolta è possibile confondere l’idromele con il sidro, ma in realtà si tratta di due bevande molto diverse nel loro processo di produzione.
Se infatti il primo, come abbiamo visto, nasce dalla fermentazione del miele, il secondo è invece il prodotto della fermentazione delle mele o alcune volte delle pere (nel caso del sidro di pere o perry).
Il sidro più pregiato deriva dalla fermentazione delle mele cotogne e vede gradazioni che variano generalmente dai 2 ai 7 gradi, mentre l’idromele presenta una gradazione variabile tra gli 8 e i 17 gradi.
Idromele e sidro si differenziano anche per le tempistiche, le quali come abbiamo visto sono molto lunghe per l’idromele, mentre il sidro richiede di solito un tempo di maturazione più breve: dai 3 ai 6 mesi.
Gusto e abbinamenti di Sidro e Idromele
Tra sidro e idromele troviamo inoltre concrete differenze anche nel gusto e negli abbinamenti che con essi è possibile fare a tavola.
L’idromele, consumato fresco ad una temperatura di circa 10-12 gradi centigradi, presenta un gusto variabile in base al tipo di miele; tuttavia è possibile dire che in generale presenti un sapore piacevolmente dolce.
Una bevanda perfetta da abbinare ad esempio a dolci di pasticceria secca presentandosi come un ottimo sostituto di un vino passito o un vin santo.
Il sidro, invece, ha un sapore tra il dolce e l’amarognolo, a seconda delle modalità di produzione.
Dal punto di vista degli abbinamenti, il sidro si mele si abbina perfettamente ai formaggi, e in particolar modo alla ricotta salata e alla robiola se si tratta di un sidro dolce; oppure formaggi stagionati e saporiti, salumi e carni alla griglia in caso di sidro secco.
Per info dettagliate sui migliori cibi per degustare un buon sidro potete leggere il nostro articolo dedicato proprio all’abbinamento sidro di mele.
Due ottime bevande molto antiche e dai gusti differenti che possono dare un sapore in più in molte occasioni.
Redazione sidrodimele.it

